Emmanuele Menicucci
Pubblicato il 30/09/2021
Se state pensando di ristrutturare il vostro immobile è sicuramente il momento giusto. Sono disponibili infatti diversi bonus e agevolazioni fiscali che possono essere richiesti per diversi tipi di interventi sulla vostra casa e non solo.
La Legge di Bilancio 2021 (n. 178/2020), infatti, ha prorogato le detrazioni fiscali e introdotto diverse novità.
Il bonus ristrutturazioni, prorogato fino al 31 dicembre 2021, prevede una detrazione fiscale del 50% entro il limite massimo di una spesa di 96.000 euro.
È rivolto a tutti i contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia in edifici singoli che in condominio. La detrazione può essere suddivisa in quote annuali distribuite in dieci anni.
Il bonus deve essere richiesto durante la compilazione della dichiarazione dei redditi e, nel modello 730, devono essere indicati i costi sostenuti.
Coloro che invece sono interessati all’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura, devono trasmettere il modulo telematico all’Agenzia delle entrate, seguendo la procedura web “Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus”.
Ricordiamo che in presenza di lavori di ristrutturazione che comportano anche un risparmio energetico è obbligatorio inviare la comunicazione ENEA.
Con il superbonus è possibile detrarre il 110% delle spese sostenute per tutti quegli interventi nell’ambito dell’efficienza energetica, di interventi antisismici o di installazione di impianti fotovoltaici.
Il Superbonus 110% inoltre è stato recentemente prorogato fino al 2023.
Sono inclusi interventi come:
In alternativa è possibile scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
L’ecobonus prevede invece la detrazione Irpef o Ires per i contribuenti che effettuano interventi finalizzati al risparmio energetico su edifici esistenti.
La detrazione può variare dal 50% al 65%, in base al tipo di lavoro effettuato, e può essere distribuita in dieci rate annuali sull’importo delle imposte dovute.
I lavori compresi dall’ecobonus sono molteplici e includono l’installazione di: pannelli solari, pareti isolanti, infissi. Rientrano inoltre anche i lavori di riqualificazione su beni strumentali.
Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i interventi effettuati su giardini, terrazze e aree verdi in generale.
Le spese ammesse sono molteplici tra cui quelle effettuate per: impianti di irrigazione, realizzazione pozzi, sistemazione a verde di aree scoperte private e grandi potature.
L’agevolazione fiscale si applica, anche in questo caso, attraverso la dichiarazione dei redditi; viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un limite massimo di spesa di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare avente uso abitativo.
La detrazione infatti non è prevista per immobili che hanno una destinazione diversa da quella abitativa, restano quindi esclusi gli uffici e le attività commerciali.
Fino al 31 dicembre 2021 è possibile accedere anche al Bonus facciate.
Questo bonus prevede una detrazione del 90% sull’importo sostenuto per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici e senza limiti di spese. I destinatari della detrazione sono i soggetti Irpef, sia dipendenti che possessori di partita IVA, e i soggetti Ires.
I lavori ammessi nella detrazione sono quelli di recupero delle facciate esterne di edifici appartenenti a qualsiasi categoria catastale.
L’elenco dei lavori per i quali è possibile beneficiare del bonus è comunque particolarmente ampio.
La legge ha introdotto anche una detrazione dal 70% all’85% per gli interventi di miglioramento antisismico.
Il valore complessivo del bonus varia in base ai risultati ottenuti dalla realizzazione degli interventi, quindi maggiore sarà la riduzione del rischio sismico (1 o 2 classi) superiore sarà la detrazione applicata sulle imposte.
La detrazione viene calcolata su una spesa massima di 96.000 euro, per unità immobiliare, e viene erogata in 5 quote annuali di pari importo.
Una trattazione a parte merita il Bonus mobili ed elettrodomestici che consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici di classe almeno A+.
La detrazione è pari al 50% della spesa su un importo massimo di 16.000 euro.
Il bonus è comunque legato al bonus ristrutturazione: la data di inizio dei lavori di ristrutturazione, quindi, deve precedere quella dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
Ricordiamo che anche in questo caso deve essere effettuata la notifica dei dati all’ENEA.
Forse pochi conoscono il Bonus idrico da 1.000 euro che può essere richiesto entro il 31 dicembre 2021. Il bonus nasce grazie a un’iniziativa del ministero dell’Ambiente che ha stanziato un Fondo per il risparmio di risorse idriche pari a 20 milioni di euro.
La legge prevede quindi un bonus da 1.000 euro per l’acquisto di bagni e lavandini in grado di ridurre il consumo di acqua, e arriva fino a 5.000 euro per gli esercizi commerciali.
L’obiettivo è chiaramente quello di sensibilizzare sul tema del risparmio idrico e favorire la riduzione dei consumi.
Per informazioni dettagliate sui bonus si raccomanda comunque di consultare il sito dell’Agenzia delle entrate e le tabelle di riferimento.
La Legge di Bilancio 2021 (n. 178/2020), infatti, ha prorogato le detrazioni fiscali e introdotto diverse novità.
Bonus casa: quali sono
Data l’enorme varietà di bonus esistenti, e la crescente confusione a riguardo, cercheremo in questa guida di fare un po’ di chiarezza.
1) Bonus ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni, prorogato fino al 31 dicembre 2021, prevede una detrazione fiscale del 50% entro il limite massimo di una spesa di 96.000 euro.
È rivolto a tutti i contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia in edifici singoli che in condominio. La detrazione può essere suddivisa in quote annuali distribuite in dieci anni.
Il bonus deve essere richiesto durante la compilazione della dichiarazione dei redditi e, nel modello 730, devono essere indicati i costi sostenuti.
Coloro che invece sono interessati all’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura, devono trasmettere il modulo telematico all’Agenzia delle entrate, seguendo la procedura web “Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus”.
Ricordiamo che in presenza di lavori di ristrutturazione che comportano anche un risparmio energetico è obbligatorio inviare la comunicazione ENEA.
2) Superbonus 110%
Con il superbonus è possibile detrarre il 110% delle spese sostenute per tutti quegli interventi nell’ambito dell’efficienza energetica, di interventi antisismici o di installazione di impianti fotovoltaici.
Il Superbonus 110% inoltre è stato recentemente prorogato fino al 2023.
Sono inclusi interventi come:
- l’isolamento termico;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione con impianti di riscaldamento centralizzati,
- l’adozione di sistemi di raffrescamento o di fornitura di acqua calda a condensazione con efficienza almeno di classe A.
In alternativa è possibile scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
3) Ecobonus
L’ecobonus prevede invece la detrazione Irpef o Ires per i contribuenti che effettuano interventi finalizzati al risparmio energetico su edifici esistenti.
La detrazione può variare dal 50% al 65%, in base al tipo di lavoro effettuato, e può essere distribuita in dieci rate annuali sull’importo delle imposte dovute.
I lavori compresi dall’ecobonus sono molteplici e includono l’installazione di: pannelli solari, pareti isolanti, infissi. Rientrano inoltre anche i lavori di riqualificazione su beni strumentali.
4) Bonus verde
Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i interventi effettuati su giardini, terrazze e aree verdi in generale.
Le spese ammesse sono molteplici tra cui quelle effettuate per: impianti di irrigazione, realizzazione pozzi, sistemazione a verde di aree scoperte private e grandi potature.
L’agevolazione fiscale si applica, anche in questo caso, attraverso la dichiarazione dei redditi; viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un limite massimo di spesa di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare avente uso abitativo.
La detrazione infatti non è prevista per immobili che hanno una destinazione diversa da quella abitativa, restano quindi esclusi gli uffici e le attività commerciali.
5) Bonus facciate
Fino al 31 dicembre 2021 è possibile accedere anche al Bonus facciate.
Questo bonus prevede una detrazione del 90% sull’importo sostenuto per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici e senza limiti di spese. I destinatari della detrazione sono i soggetti Irpef, sia dipendenti che possessori di partita IVA, e i soggetti Ires.
I lavori ammessi nella detrazione sono quelli di recupero delle facciate esterne di edifici appartenenti a qualsiasi categoria catastale.
L’elenco dei lavori per i quali è possibile beneficiare del bonus è comunque particolarmente ampio.
6) Sismabonus
La legge ha introdotto anche una detrazione dal 70% all’85% per gli interventi di miglioramento antisismico.
Il valore complessivo del bonus varia in base ai risultati ottenuti dalla realizzazione degli interventi, quindi maggiore sarà la riduzione del rischio sismico (1 o 2 classi) superiore sarà la detrazione applicata sulle imposte.
La detrazione viene calcolata su una spesa massima di 96.000 euro, per unità immobiliare, e viene erogata in 5 quote annuali di pari importo.
7) Bonus mobili ed elettrodomestici
Una trattazione a parte merita il Bonus mobili ed elettrodomestici che consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici di classe almeno A+.
La detrazione è pari al 50% della spesa su un importo massimo di 16.000 euro.
Il bonus è comunque legato al bonus ristrutturazione: la data di inizio dei lavori di ristrutturazione, quindi, deve precedere quella dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
Ricordiamo che anche in questo caso deve essere effettuata la notifica dei dati all’ENEA.
8) Bonus idrico
Forse pochi conoscono il Bonus idrico da 1.000 euro che può essere richiesto entro il 31 dicembre 2021. Il bonus nasce grazie a un’iniziativa del ministero dell’Ambiente che ha stanziato un Fondo per il risparmio di risorse idriche pari a 20 milioni di euro.
La legge prevede quindi un bonus da 1.000 euro per l’acquisto di bagni e lavandini in grado di ridurre il consumo di acqua, e arriva fino a 5.000 euro per gli esercizi commerciali.
L’obiettivo è chiaramente quello di sensibilizzare sul tema del risparmio idrico e favorire la riduzione dei consumi.
Per informazioni dettagliate sui bonus si raccomanda comunque di consultare il sito dell’Agenzia delle entrate e le tabelle di riferimento.